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Dates

DudeDesignFestival 2015 part 2 Brain Feeding: RØDHÅD
17 Apr, 2015

DudeDesignFestival 2015 part 2 Brain Feeding: RØDHÅD

Dude Club
, Via Carlo Boncompagni 44, 20139 Milano

Rodhad
Maurice Fulton
Delroy Edwards
abstract
MCMXC

Delroy Edwards è un eroe dell’ Underground Music. E’ l’uomo dalla filosofia: “Keep it simple”. Semplice è bello. L’uomo della connessione ideologica tra hip hop ed elettronica. L’ Hip Hop, matrice del suo immenso amore per la musica e l’elettronica, risultato e scelta finale. House, ma con contaminazioni ed elementi di 80s electro, acid, ghetto house, della prima “ondata” della Detroit techno e d’ ispirazione in stile Chicago. I primi passi verso la musica li ha mossi fin da piccolo, quando sbirciava nella collezione di vinili e cassette della madre e poi, successivamente come beatmaker nella sua città natia: Los Angeles. Il suo forte credo musicale (citandolo: We’re always trying to get that point across. For us they’re all really the same thing, you know? If it’s a techno record, if it’s some rap shit, if it’s some boogie shit, it’s all the same for us. But mainly, it was kind of less about making shit that’s known to our fans and more about for us to last long in this game and to really, really, really be happy with what we’re doing. We’ve got to stay true to what we do the best and what we know.”) va a pari passo con la sua vigorosa personalità. Si viene così a creare un intenso mix di passione e sentimenti e non solo per quanto riguarda la produzione. Perchè non tutti gli artisti riuscirebbero a far sposare il freestyle del rap con la distorsione della techno. Eppure, Delroy Edwards ci riesce. Tutto tra le sue mani acquista un senso (e un suono) nuovo.

Al suo fianco, sempre con il passaporto americano ci sarà Maurice Fulton. Uno dei produttori più creativi ritmicamente parlando. Un uomo di poche parole. Incline a far parlare la sua musica al posto suo. In comune hanno il loro primo amore: l’hip hop. Tramutato poi, per Maurice Fulton in house e garage (senza però dimenticare lo studio dell’organo e della batteria). Un nomade moderno, che ha toccato i vertici dell’acclamazione sotto lo pseudonimo di Dr. Scratch grazie alla collaborazione nella traccia “Gipsy Woman” insieme ai Basement Boys e ha viaggiato toccando quasi tutti gli angoli del globo da Baltimore a New York , da Melbourne alla Finlandia. La complessità dei suoi suoni, ha fatto si che i suoi fans diventassero non solo semplici “fans”, ma quasi dei seguaci. Infondo, Maurice Fulton è la vera house music in pieno stile americano.

Nell’altro lato della Luna, quello malinconico e non ancora esplorato, profondo e cupo c’è qualcuno che è stato definito “la quinta essenza di Berlino”. Qualcun altro l’ha etichettato come “uno degli avamposti più importanti di Edimburgo per house, techno e dub.”
Rødhåd, il “Redhead” nato a Berlino che ha dimostrato a tutti che il perfetto equilibrio tra una techno senza tempo e una creata per conquistare il dancefloor esiste eccome, ed ora, viene identificata con il suo nome. Ciò che regala al pubblico è un suono profondo, vagamente nostalgico e arrabbiato. Rødhåd è micidiale. Potente. Quasi virile e prorompente. Trasformare l’essenza della caotica civiltà occidentale in Musica.

Avete sempre sognato di fare un viaggio sulla luna? La partenza è proprio qui, questa notte, in Dude Club.

Prevendite early bird disponibili a 12 euro +dp:
http://www.residentadvisor.net/event.aspx?697325